La quinta generazione per ora accumula esperienze

A volte le leggende metropolitane si trasformano in realtà bucoliche che si rincorrono per i sentieri dello splendido giardino peninsulare.

A frottole migliaia di giovani salgono su pullman e su treni dalle cittadine e dai borghi con destinazione metropoli e città sempre più caotiche e cementificate.

Tendenza che in questi ultimi periodi sta subendo una metamorfosi incoraggiante, ragazzi e ragazze che desiderano rimanere attaccati al suolo natio per non recidere il cordone ombelicale con il proprio territorio e vivere all’aria aperta e a contatto con la natura.

Testimoni di tale inversione di marcia sono Riccardo, Candida e Rita Grimolizzi i quali pur essendo cresciuti in uno dei quartieri più eleganti e panoramici di Napoli, il Vomero, hanno seguito le orme paterne e si sono innamorati di una terra e di un’azienda giunta oramai alla quinta generazione.

I Grimolizzi posseggono terreni posizionati sull’Appia Antica in agro potentino da oltre un secolo, su quella strada che collegava la capitale dell’impero romano al porto di Brindisi dal quale salpavano le navi per raggiungere la Grecia e l’Estremo Oriente.

Per decenni i Grimolizzi hanno coltivato prevalentemente grano duro, orzo e avena oltre ad ettari di oliveti di Ogliarola del Vulture dal quale ricavavano, e ricavano, la cultivar caratteristica del nord potentino, l’Ogliarola del Vulture, un’oliva selezionata che fornisce un olio dal gusto aromatico ed equilibrato posizionato tre le eccellenze del Made in Italy.

L’olio extravergine di oliva Vulture DOP è controllato durante tutte le fasi di coltivazione dell’olivo, della raccolta e della spremitura, controlli che proseguono durante la conservazione del prodotto ottenuto i quali consentono di mantenere intatte nel tempo gli elevati standard qualitativi raggiunti.

Grazie a produttori come la famiglia Grimolizzi oggi l’Olio Extravergine di Oliva Vulture DOP ha conquistato fette di mercato nazionale in continua espansione, un olio che si presenta limpido, dal colore giallo ambrato con riflessi verdi, dal profumo fruttato con odore di pomodoro e dal sapore dal gusto dolce mandorlato con una leggera punta di amaro e con una lieve nota di piccante.

Quelle volte in cui Riccardo, Candida e Rita in età adolescenziale potevano trascorrere il loro tempo libero nell’azienda le zolle diventavano un campo di gioco sul quale si rincorrevano e sudavano insieme a Max, il pastore tedesco di famiglia.

Rita, poi, si divertiva tantissimo a ripercorrere il sentiero tracciato sull’erba da Max con le sue possenti zampe.

La vigna durante la recente nevicata

Altre giornate spassose erano quelle di inizio estate quando le spighe di grano giganteggiavano nei campi ed il quartetto si deliziava a nascondersi ed inseguirsi.

Con la scomparsa di Max lo svago è stato accantonato e con l’arrivo della maturità è sopraggiunta la consapevolezza di raddoppiare gli impegni e l’amore per quelle contrade amorevolmente costruite ed ampliate dai trisnonni, dai bisnonni, dai nonni e dai genitori.

Quando, poi, nel 2012 mamma Maria e papà Raffaele decidono di acquistare un vigneto di Aglianico del Vulture i tre eredi sollecitano mamma e papà a non farsi sfuggire l’occasione, sono loro a consigliare l’acquisto della Cantina di Barile, parecchio più grande e capiente di quella di Rapolla.

Saranno sempre Riccardo, Candida e Rita a suggerire di produrre una sola ma eccellente etichetta e di titolarla “Alberi in Piano”, in ricordo ed in onore della masseria comprata dal trisnonno così denominata e che tanti benefici aveva procurato sin dalla fine dell’Ottocento.

Consapevoli di tale onere settimana dopo settimana stanno maturando esperienza dietro la scrivania, in cantina e nei campi. Sanno perfettamente che l’impegno è notevole ma altrettanto notevoli sono le gratifiche e le soddisfazioni che la terra procura.

Oggi che Alberi in Piano ha raggiunto prestigiosi traguardi ed incassato riconoscimenti nazionali e internazionali il fardello della conduzione aziendale lentamente comincia a trasferirsi nelle loro mani.

Maria e Raffaele sono convinti che con il contributo di Riccardo, Candida e Rita il conseguenziale ulteriore sviluppo aziendale non tarderà a pervenire.

bbg

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